Il diritto di morire. Le inchieste di Nero Wolfe
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Un lunedì di febbraio un uomo di colore di mezza età, con i capelli radi, le guance cascanti e le tempie brizzolate, si presenta al cospetto di Archie Godwin nella casa di arenaria della Trentacinquesima Strada Ovest, l’appartamento di Nero Wolfe. Di quella casa il corpulento investigatore ama molte cose: la serra sul tetto; Fritz Brenner, il cuoco; la cucina spaziosa; Theodore Horstmann, il baby-sitter delle orchidee; e il suo tirapiedi, galoppino e factotum, Archie Godwin. Detesta però essere disturbato durante le ore dedicate alle sue preziose orchidee.
L’uomo, tuttavia, è Paul Whipple, una vecchia conoscenza, precisamente colui che aiutò il nostro a risolvere il mistero in Alta cucina. Per onorare il suo debito, Wolfe decide perciò di accogliere la sua richiesta: indagare sul passato di Susan Brooke, una ricca ereditiera che Dunbar, il figlio di Whipple, vorrebbe sposare. Whipple è certo che la donna abbia più d’uno scheletro nell’armadio. L’investigatore, però, fa appena in tempo a iniziare le indagini che la bella Susan viene assassinata. E il principale indiziato è proprio Dunbar.
L’uomo, tuttavia, è Paul Whipple, una vecchia conoscenza, precisamente colui che aiutò il nostro a risolvere il mistero in Alta cucina. Per onorare il suo debito, Wolfe decide perciò di accogliere la sua richiesta: indagare sul passato di Susan Brooke, una ricca ereditiera che Dunbar, il figlio di Whipple, vorrebbe sposare. Whipple è certo che la donna abbia più d’uno scheletro nell’armadio. L’investigatore, però, fa appena in tempo a iniziare le indagini che la bella Susan viene assassinata. E il principale indiziato è proprio Dunbar.
ISBN: 978-88-655-9041-6
Categoria:
Genere: Gialli
Collana: Beat Edizioni
Pagine: 176
Tradotto da: Laura Grimaldi
Prezzo: €9,00

RECENSIONI
«Wolfe, semplicemente, mi piace da matti. E lo leggo e lo rileggo, ogni volta che me ne capita l’occasione».
Giancarlo De Cataldo
«Stout scrive bene, racconta benissimo e i suoi romanzi sono coltivati con cura come un fiore raro e raffinato».
Carlo Lucarelli