Il paese delle donne dai molti mariti
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Dal 1926 al 1930, appena il caldo delle pianure indiane si fa insopportabile, Giuseppe Tucci trova riparo tra le montagne di Simla e del Kashmir, dove si aggirano quasi tutti i viaggiatori e gli esploratori più famosi dell’epoca, da Sven Hedin a Aurel Stein a Paul Pelliot. Traversatori di spaventosi deserti e scalatori di montagne considerate inaccessibili; uomini abituati alla rudezza dell’Asia centrale e alle fatiche e ai pericoli dei viaggi. Eppure animati tutti da un desiderio infantile: un giorno, al mattino, quando la nebbia si dirada e i panorami tornano sconfinati, avrebbero trovato Shangri-là, quel paese dell’eterna giovinezza immerso nella luce e abitato da saggi vestiti di bianco e un sorriso sulle labbra, come nel film di Hollywood tratto da un celebre romanzo.
Il Paese delle donne dai molti mariti è quasi un diario segreto di unimprevedibile e smagato viaggiatore che con cinquanta muli, una tenda e i Canti di Leopardi in tasca si avventurava nei luoghi più sperduti dell’Asia centrale.
Il Paese delle donne dai molti mariti è quasi un diario segreto di unimprevedibile e smagato viaggiatore che con cinquanta muli, una tenda e i Canti di Leopardi in tasca si avventurava nei luoghi più sperduti dell’Asia centrale.
ISBN: 978-88-655-9487-2
Categoria:
Genere: Narrativa di viaggio
Collana: Beat Edizioni
Pagine: 288
Tradotto da:
Prezzo: €10,00

RECENSIONI
«Il Tibet in gran parte scomparso… una terra promessa, un rifugio per evadere dall’Occidente industrializzato e in generale dalla modernità».
Bernardo Valli, la Repubblica
«Si scopre un Tucci scrittore accurato, attento, competente ma soprattutto viaggiatore insofferente della vita sedentaria, amante dei grandi spazi».
Marco Vasta
«Giuseppe Tucci… uno straordinario studioso del Tibet e del Nepal, una sorta di geniale dandy dell’Oriente».
Sergio Romano, Corriere della Sera