La città dei ladri
Compra on-line
È l'inverno del 1941 a Leningrado. La città è sotto l'assedio delle truppe tedesche e i suoi abitanti non hanno mai patito tanta fame. Per Lev, diciassette anni, naso grosso e capelli neri, e Kolja, giovane cosacco con la faccia impertinente, la fame, tuttavia, è ben poca cosa rispetto a quello che li aspetta. Lev ha rubato il coltello a un paracadutista tedesco morto assiderato e Kolja ha avuto la brillante idea di disertare. Reati gravissimi in tempo di guerra, per i quali la pena prevista è una sola: la fucilazione. Dopo qualche giorno trascorso in un cupo carcere sulla Neva, i due si ritrovano al cospetto di un colonnello dal collo taurino e le stelle ben in vista sulle mostrine. Il colonnello dapprima li squadra, poi li invita a seguirlo fino ai margini del fiume. Sulla Neva ghiacciata una ragazza, capelli corvini legati in uno chignon morbido, pattina esibendosi in piroette strette e veloci. È sua figlia e sta per sposarsi. Un matrimonio vero, alla russa, con musica e danze e... un solo problema: la torta nuziale. Ci sono lo zucchero, il miele, la farina e tutti gli altri ingredienti, ma mancano le uova, una maledetta dozzina di uova introvabili in tutta Leningrado per gli eroici soldati dell'Armata Rossa, ma non forse per una volgare coppia di ladri...
ISBN: 978-88-655-9751-4
Categoria: Bestseller
Genere: Narrativa straniera
Pagine: 309
Tradotto da: Marco Rossari
Prezzo: €12,00

RECENSIONI
Dall’autore della Venticinquesima ora, la magnifica storia di due ragazzi in tempo di guerra, «il romanzo di un narratore eccezionale, scritto con humour, cuore e implacabile suspense».
Khaled Hosseini
«David Benioff è uno scrittore di talento. Lo ha già dimostrato con il suo bellissimo romanzo d’esordio, La venticinquesima ora, e adesso con la storia di Lev e Kolja: ladri di uova di gallina a caccia della libertà».
Ranieri Polese, Corriere della Sera
«La città dei ladri esplora la crescita umana attraverso il dolore e il superamento delle difficoltà. L’amicizia e la fragilità della vita sono i due punti cardini, rintracciabili lungo tutto l’arco della narrazione».
Il Mucchio Selvaggio