Timothy Findley

L'uomo che non poteva morire

«Ho vissuto molte vite, dottor Jung… Vidi la prima rappresentazione di Amleto e l’ultima recita dell’attore Molière. Fui amico di Oscar Wilde e nemico di Leonardo…». Nella clinica psichiatrica Burghölzli...

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Informazioni
Massimo Birattari
2014, pp. 624, € 10,00
ISBN: 9788865591130
Collana: Beat Edizioni
Generi: Narrativa straniera, Romanzo storico
SINOSSI

«Ho vissuto molte vite, dottor Jung… Vidi la prima rappresentazione di Amleto e l’ultima recita dell’attore Molière. Fui amico di Oscar Wilde e nemico di Leonardo…».
Nella clinica psichiatrica Burghölzli di Zurigo, Carl Gustav Jung è alle prese con un caso davvero complicato. Pilgrim, l’uomo condotto al suo cospetto dalla bella ed enigmatica Lady Quartermaine, dopo un fallito tentativo di suicidio, ha posto fine al suo ostinato mutismo con deliranti e inaspettate confessioni.

Chi è quell’uomo? Un mitomane profondamente malato, un geniale millantatore oppure la vittima di una strana maledizione?

Romanzo ambizioso, fantastico, metafisico, nel quale fanno la loro apparizione personaggi come Henry James, Oscar Wilde e Monna Lisa, L’uomo che non poteva morire può essere letto come uno straordinario racconto sulla nascita dell’Europa del XX secolo, oppure come un romanzo sull’eterno conflitto tra distruzione e creazione, o, infine, come una magnifica storia sugli abissi insondabili dell’identità umana.

Autore

Timothy Findley è nato nel 1930 nell'Ontario. Vincitore di numerosi premi letterari (il Governor General's Award, l'Edgar Award, il Chalmers Award), ha scritto nove romanzi e tre raccolte di racconti, oltre a saggi e opere teatrali. Tra i suoi libri più noti: Dust to Dust, The Piano Man's Daughter, Headhunter, Famous Last Words, Not Wanted on the Voyage, From Stone Orchard e The Wars. Officer of the Order of Canada e Chevalier de l'Ordre des Arts e del Lettres, Findley vive a Stratford, nell'Ontario, e nel sud della Francia.