Nel deserto del pensiero. Quaderni e diari
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Il libro raccoglie i 29 quaderni manoscritti sui quali Hannah Arendt annotò, nel corso della sua vita, i suoi pensieri, le sue letture, i suoi progetti, le sue suggestioni. È un’opera unica in cui si manifesta in tutta la sua pienezza l’originale riflessione di una delle pensatrici fondamentali del Novecento.
Hannah Arendt vi appunta i pensieri nel momento della loro insorgenza, come materiali di un laboratorio di idee da meditare e sviluppare. Platone, Kant, Marx, Nietzsche, Montaigne, i suoi maestri, Jaspers e Heidegger, affiorano in queste pagine, così come i temi fondamentali della sua ricerca: il problema del male e l’assenza di pensiero che lo caratterizza, il carattere etico della conoscenza, la verità dell’agire politico.
Più di ogni altra cosa colpisce come l’esistenza sia per Hannah Arendt «un esperimento, oltre che un’esperienza; il banco di prova del suo pensiero» (la Repubblica).
Hannah Arendt vi appunta i pensieri nel momento della loro insorgenza, come materiali di un laboratorio di idee da meditare e sviluppare. Platone, Kant, Marx, Nietzsche, Montaigne, i suoi maestri, Jaspers e Heidegger, affiorano in queste pagine, così come i temi fondamentali della sua ricerca: il problema del male e l’assenza di pensiero che lo caratterizza, il carattere etico della conoscenza, la verità dell’agire politico.
Più di ogni altra cosa colpisce come l’esistenza sia per Hannah Arendt «un esperimento, oltre che un’esperienza; il banco di prova del suo pensiero» (la Repubblica).
ISBN: 978-88-655-9274-8
Categoria:
Genere: Classici
Collana: Beat Edizioni
Pagine: 672
Tradotto da: C. Marazia, U. Ludz, I. Nordmann
Prezzo: €11,00

RECENSIONI
«Qui la scrittrice annota, appunta, progetta, discute tra sé e sé i libri che legge, torna su certi temi che come un pensiero dominante l’assillano: la questione del male, e il bene, e la vita e l’amore e il perdono, la solitudine».
la Repubblica
«Da Kant a Schmitt nel laboratorio di Hannah Arendt… le idee che contano del pensiero contemporaneo».
Corriere della Sera